Guardia nazionale padana, la Lega ci riprova

Dopo il totale fallimento delle “ronde padane” la Lega ci riprova!

Le strette imposizioni imposte alle “ronde” hanno scoraggiato quanti, tra neo-fascisti infiltrati nelle linee della Lega e vecchi “giustizieri della notte” desideravano ardentemente di girare armati a mantenere l’ordine pubblico. Le dichiarazioni della Lega Nord delle ultime ore mostrano chiaramente quanto il liquame nero neo-fascista si sia insediato all’interno delle linee verdastre e come si tenti di legittimare l’armamento e la violenza fascista.

Borghezio ha fatto buona scuola e i bravi topini si sono rosichiati un pezzo di populismo passando dal “nazionalismo italiano” al “nazionalismo padano”.  Strano che l’ultima “relazione al parlamento” dei servizi segreti non citasse minimamente le forze eversive fasciste dedicando a loro solo mezza facciata a fronte delle 5 riservate ai “pericolosi anarchici”, sempre buoni per essere citati come scusa per la negazione della liberta’.

A  Verona, in particolare, assistiamo alle  prove generali di violenze securitarie e neo-fasciste. Qui i fascisti sono avezzi a violenze e omicidi, sudiciano la citta’ con scritte verdi a caratteri fascisti proprio per sottolineare lo stretto legame che corre tra fascisti e leghisti. Puntualmente questi figli di papa’  vengono sempre assolti dalle loro violenze grazie ad avvocati pagati profumatamente e gli appoggi stabili in amministrazione comunale.

Il disegno sembra perfetto: violenza civile appogiata dalla popolazione e addestramento dato dalle “forze dell’ordine” e dai militari, ormai solamente composti da “camerati”. Basta solo portare  a compimento il gioco, anarchici e antifascisti permettendo…

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