Apprendiamo con estrema amarezza l’ennesimo sgombero del centro popolare Gramigna di Padova, uno spazio appartenuto a molti abitanti del quartiere Torre di Padova. Mercoledì 23 marzo di buon’ora polizia, carabinieri e il personale militare non impiegato nelle guerra in Libia hanno sgomberato e distrutto il prefabbricato dell’ex scuola Davila-Zanella nel quartiere di Torre e murato e posto sotto sequestro l’altro stabile. Per di più sono stati denunciati sei compagni accorsi sul posto.
Il Cpo Gramigna, vale la pena ricordarlo, è sempre stato uno dei pochissimi cosiddetti “centri sociali” che non è mai sceso a logiche bottegaie nè tantomeno a compromessi con il potere della politica cittadina. Questo evidentemente ha sempre dato fastidio, tanto più che i compagni erano riusciti a costruire un ottimo rapporto con la gente del quartiere.
Non vogliamo discutere sulle colpe politiche della giunta del Pd o del Pdl, semplicemente perchè, e i fatti lo dimostrano ampiamente, sono due facce della stessa medaglia che sfruttano le stesse logiche securitarie per avere una poltrona di governo. Il sindaco Zanonato, passando per la potente “Comunione e Liberazione”, non ha nulla di che invidiare ai deliranti leader della Lega e del PDL che quotidianamente vomitano odio e repressione.
Completa e totale solidarietà ai compagni denunciati, al Cpo Gramigna, e agli abitanti del quartiere, privati di uno dei pochissimi spazi di aggregazione in una città che ha ben poco da offrire se non ai soliti speculatori e palazzinari.
Araneici
La vignetta e’ di Vincino, non di Spataro.