Il fantomatico attentato all’Università Bocconi di Milano ha riportato alla ribalta gli anarchici in veste di “bombaroli”, l’unica veste con la quale i mezzi di (dis-)informazione sembrano volerci vedere e considerare.
Osserviamo che certe azioni “dirompenti” seguono una logica spettacolare del tutto incompatibile con una vera critica radicale nei confronti di un sistema di controllo e oppressione. Il sistema è fondato proprio sulla politica-spettacolo e quindi queste sono quanto di più lontano dalla nostra concezione di lotta.
Di certo sono ottimi pretesti per far passare in secondo se non terzo piano la continua opera di smascheramento e denuncia del potere capitalista da parte degli anarchici.
Consideriamo il capitalismo, infatti, il vero terrorista e portatore di morte sia fisica che intellettuale.
Ancora una volta simili atti diventano anche l’alibi per dare un’accelerata alle misure repressive e liberticide che già erano nell’aria.
Sono leggi che una volta passate sarà ben difficile vedere abrogate e che potranno in futuro essere usate da chiunque di qualunque colore politico contro chiunque, mentre la colpa della loro esistenza potrà essere sempre ascritta “ai soliti quattro anarchici bombaroli” o all’azione di un “pazzo” che ha osato rovinare il lifting del presidente del consiglio.
Notiamo che nessun telegiornale ha dato la notizia, nemmeno per sbaglio, del comunicato della FAI, la Federazione Anarchica Italiana.
Si è creato, così, gioco facile alla generazione di confusione e fraintendimenti in chi non ha altri modi, oltre ai mezzi di comunicazione principali, per informarsi.
La nostra piena solidarietà quindi alla Federazione Anarchica Italiana,
oggetto di diffamazione e criminalizzazione, così come nei confronti di tutti i compagni vittime della repressione statale.
Aranea- Rete veneta di comunic-azione anarchica