Notevole l’articolo del Luminoso Professore Giampietro Berti su quel quotidiano farlocco che già nel nome esprime la sua intrinseca inessenzialità: Il Giornale [l’articolo trash lo trovate qui].
Il millantatore di filosofia nonché autore dell’imprescindibile intervento scrive che comunismo, fascismo e nazismo sono nemici giurati della modernità e della società aperta. In Italia Croce e Gentile hanno seppellito il pensiero scientifico – continua – e con quali conseguenze!
Per fortuna, seppellendolo, sono scivolati nella fossa…
La punta più alta di cretinismo teorico, tuttavia, fa il suo ingresso quando l’autore rimpiange “il lascito illuministico e positivistico di Vilfredo Pareto, Gaetano Mosca”, tra gli altri.
Ora, ditemi voi se si può rimpiangere Gaetano Mosca senza rischiare di essere picchiati fino a sputare anche l’ultimo rivolo di sangue sul selciato. Ci mancava proprio, oggi, un ideologo della teoria delle élites!
Lasciamo perdere Mosca, ma Pareto, invece, è il vero capolavoro! Il sostenitore del fascismo italiano (non potè sedere nel parlamento dei manganelli solo per questioni di salute, nonostante la stima personale del duce) nonché illustre esponente del marginalismo economico assieme a Pantaleoni, altro estimatore di Mussolini, è anche uno dei teorizzatori dell’esproprio dei mezzi di produzione a favore di uno Stato collettivista nel quale i proprietari potessero svolgere il ruolo di “funzionari”. Immaginò la curva di indifferenza per permettere alla nostra attuale “scienza” economica di bivaccare, come i manipoli dell’epoca, senza sensi di colpa sui corpi ridotti a merce della nostra bella società aperta, imponendo il postulato dell’inconfrontabilità interpersonale delle utilità.
La falsa coscienza schizofrenica da amatore appassionato del capitalismo non lascerà Berti impunito questa volta!
Ti abbiamo scoperto, lubrico mercante dell’autoritarismo libertario!
La classe operaia non avrà pietà per questo fedele uomo di Stato!
Alcuni affiliati – Società segreta “L’Arrotino”